“L’Avellino – Ponte Santa Venere e una rivelazione del medio evo in mezzo al mondo moderno”, scriveva Giustino Fortunato in occasione dell’inaugurazione della tratta ferroviaria irpina.
La ferrovia, costruita su progetto esecutivo della Società delle Strade Ferrate del Mediterraneo, venne inaugurata per intero il 27 ottobre 1895; lunga 120 Km, attraversava un territorio assai impervio, con una complessa orografia, dal profilo altimetrico variabile tra i 302 metri s.l.m. di Avellino, ai 672 metri s.l.m. di Nusco fino a scendere ai 217 di Rocchetta Sant’Antonio. La strada Ferrata attraversa tre vallate fluviali, quelle del Sabato, del Calore e dell’Ofanto, e conta, oltre a numerose gallerie, 58 tra ponti e viadotti, una quindicina in muratura e la maggior parte in acciaio. Tra questi spicca, senza dubbio, quello che per sua maestosità è comunemente chiamato Ponte Principe, situato tra le stazioni di Lapio (Km 20+782) e Taurasi (Km 22+326). L’opera, considerata all’epoca un trionfo del progresso, fu costruita dalla Società Industriale Italiana Costruzioni Metalliche. E’ composta da tre travate in acciaio lunghe 98 metri e alte 10 metri, poggiate su spallette e pilastri intermedi alti 35 metri. I binari corrono a metà altezza delle travate. Oggi è un’opera ancora mirabile, degna dell’attenzione di studiosi e cultori della storia e tecnica ferroviaria.
Fu inaugurata il 27 ottobre 1895 con due anni di anticipo sul programma iniziale.
La comunità lapiana ricorda il giorno del collaudo del ponte: sebbene non pubblicizzata la notizia del colludo non passò inosservata dalla comunità che, assieme con la Rappresentanza Municipale con l’allora Sindaco Errico Caprio, si presentò in stazione ad accogliere la commissione collaudatrice. La buona riuscita delle operazioni fu salutata da una Marcia Reale eseguita dal Concerto Municipale e le persone passeggiarono sul ponte tutta la giornata.
Il ponte subì danneggiamenti durante il conflitto mondiale che portarono a una piccola modifica dell’assetto con la costruzione di una testa di ponte in entrata con una travata metallica di 17 metri.
Oggi, il Ponte Principe rappresenta una delle numerose opere d’arte della ferrovia turistica di Avellino – Rocchetta Sant’Antonio, riconosciuta bene culturale con provvedimento approvato nel dicembre 2016.
Riproduzione come da palina informativa posta ai piedi del Ponte Principe