- DOVE -
La porta dei Monti Picentini, la Valle del Dragone, il Parco San Gregorio, la Piana del Serinese.
- COME -
Moto, bici (MTB), auto.
- QUANDO -
L'Irpinia è terra di monti, colline e valli, non ha sbocco al mare. Perciò, il clima è generalmente freddo ed umido d'inverno, caldo d'estate. Tuttavia, chi vive in media collina ed in montagna beneficia di un gradevole clima estivo. La neve, un tempo assai abbondante su quasi tutta l'Irpinia, oggi è assai più rara e ricopre sistematicamente solo le cime più alte, d'inverno e durante l'inizio della primavera.
- PERCHE' -
Per scoprire strade strette e tortuose, forse vecchie mulattiere, note solo a chi vive e lavora in quei luoghi. Un giro nell’ hinterland avellinese, pochi chilometri, tanta bellezza, ricchezza e panorami da urlo.
"...una incantevole vista sulla Piana Serinese. La stessa così denominata perché irradiata dal sole dall’alba al tramonto..."
- ITINERARIO -
Lunghezza totale 42 km
Tempo di percorrenza 1 ora, 16 minuti (senza soste)
Si Parte.
L’itinerario prende il via da Santo Stefano del Sole, ritenuta la porta naturale del Parco dei Monti Picentini. Un caffè a Piazza del Sole, dominata dalla Chiesa Madre dedicata a Santo Stefano, che ci offre una incantevole vista sulla Piana Serinese. La stessa così denominata perché irradiata dal sole dall’alba al tramonto. Una visita al borgo e per gli amanti delle gite fuori porta, una sosta sulla Collina dell’Angelo, dove sorge la più antica Chiesa del territorio dedicata a San Michele Arcangelo e insiste un’area picnic attrezzata.
La località è raggiungibile dalla superstrada Avellino Salerno, uscita Serino o da Atripalda. Nei pressi dell’ufficio postale o seguendo le indicazioni del cimitero ci immetteremo sulla SP 35, la strada si addentra dapprima negli uliveti e successivamente nei castagneti, fino ad immergersi nel bosco, risalendo i Monti Sant’Angelo e Faggeto, che separano Santo Stefano del Sole da Volturara Irpina. Lungo il percorso si diramano numerose strade sterrate molto frequentate dagli appassionati di mauntain bike.
Giunti nei pressi dell’abitato si può deviare per una visita al Castello o nell’area circostante dove ci sono numerose aree di sosta attrezzate. Dopo una visita al borgo riprendiamo la strada percorrendo la SP 108, che sfiora la Piana del Dragone e ci conduce verso la SS 7.
Attraverso il “Malo Passo” corriamo giù fino a deviare per giungere nel comune di Salza Irpina. Dalla Via Roma si gode la vista della Conca Avellinese, lo sguardo si perde sullo sfondo nel massiccio del Partenio.
Ci spostiamo nella vicina Sorbo Serpico, dove sono da visitare la Chiesa dei SS. Nomi di Gesù e Maria, che risale al ‘700, la Cappella dell’Annunziata, la Chiesa della Madonna della Neve e il Palazzo Brancaccio-Scarpa.
Attraverso ampie distese di vigneti di Fiano DOCG, percorrendo la SP 17, raggiungiamo la Contrada San Gregorio in località Atripalda, dove insiste un enorme parco pubblico, attrezzato con aree a verde ed al suo interno è stato installato un parco avventura “Il Pettirosso”.
Si prosegue fino al centro di Atripalda che conserva i resti dell’antica Abellinum, che si congiunge senza soluzione di continuità con il capoluogo. Attraversiamo la via alberata Appia per poi deviare verso Cesinali.
Da quest’ultimo si apre la Piana Serinese una distesa lussureggiante prevalentemente a vocazione agricola.
L’area si caratterizza per l’abbondante presenza di acque che sgorgano dalle numerose fontane presenti nelle varie frazioni e che hanno consentito, già nel I secolo d.C., la costruzione di un acquedotto di cui sono visibili alcuni resti nel vicino comune di Santa Lucia di Serino. Le acque locali sono ancora oggi utilizzate per l’approvvigionamento idrico della città di Napoli e di diversi comuni della Campania.
Attraverseremo San Michele di Serino, Serino, fino a Santa Lucia di Serino.
Nel centro storico di Santa Lucia oltre alla Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e il Convento di clausura delle Clarisse, troviamo il palazzo Moscati del XVII secolo, dimora estiva del Santo e luogo natale della famiglia. Oggi casa museo, fortemente voluto dalla comunità (www.parrocchiasantaluciadiserino.it/casa-moscati/ ).
Imboccata la SP 195 nei pressi della Chiesa di San Rocco, risaliamo lentamente la collina fino a raggiugere nuovamente Santo Stefano del Sole.